giovedì 28 maggio 2009

COSA FARE CON GLI ITALIANI?

Oggi, anziché proporvi una mia riflessione vorrei che rifletteste su ciò che scrive Josè Saramago nel suo quaderno a proposito di noi italiani.
Chi è Saramago? Se non lo sai fai una ricerca….. la curiosità è l’anticamera del sapere.
Buona lettura.
Cosa fare con gli italiani?
Posted in quaderno di Saramago by massimolafronza on 18 Febbraio 2009
di Josè Saramago

"Mi rendo conto che la domanda potrebbe suonare in qualche modo offensiva a un orecchio delicato. Di cosa si tratta? Un semplice particolare per chiamare in causa un intero popolo, per chiedergli conto dell’uso di un voto che, per la gioia di una maggioranza di destra sempre più insolente, ha finito per fare di Berlusconi padrone e signore assoluto dell’Italia e della coscienza di milioni di italiani? Anche se, in realtà, voglio dirlo subito, il più offeso sono io. Sì, esattamente io. Offeso nel mio amore per l’Italia, per la cultura italiana, per la storia italiana, offeso, ancora, nella mia ostinata speranza che l’incubo possa aver fine e che l’Italia possa riappropriarsi dell’esaltante spirito verdiano che, per un periodo, ha rappresentato la sua migliore definizione. E non mi si accusi di stare gratuitamente mischiando musica e politica, qualsiasi italiano colto e onesto sa che ho ragione e il perché.
É appena arrivata la notizia delle dimissioni di Walter Veltroni. Benvengano, il suo Partito Democratico è nato come la caricatura di un partito ed è finito, senza una parola né un progetto, come un convitato di pietra nella scena politica. Le speranze che in lui avevamo deposto sono state defraudate dalla sua inconsistenza ideologica e dalla sua fragilità caratteriale. Veltroni è il responsabile, certamente non unico, ma nella congiuntura attuale, maggiore, dell’indebolimento di una sinistra di cui si era presentato come salvatore. Pace all’anima sua.
Non tutto è perduto, però. É quello che ci dicono lo scrittore Andrea Camilleri e il filosofo Paolo Flores d’Arcais in un articolo recentemente pubblicato su “El País”. C’è da fare un lavoro insieme ai milioni di italiani che hanno già perso la pazienza vedendo il loro paese trascinato ogni giorno verso la pubblica derisione. Il piccolo partito di Antonio Di Pietro, l’ex-magistrato di Mani Pulite, può diventare il revulsivo di cui l’Italia ha bisogno per giungere a una catarsi collettiva che risvegli il civico agire nella parte migliore della società italiana. E’ l’ora. Speriamo che lo sia."

lunedì 25 maggio 2009

ADERISCI ALLA CONTRO IL NUCLEARE CLICCA SUL BANNER


Sito denuclearizzato


Possiamo riempire la rete di siti denuclearizzati per manifestare contro l'ipotesi di tornare all'energia atomica in Italia. Si tratta di una campagna informale, un'onda trasversale, che punta a far fiorire migliaia di home page no-nuke. Un'operazione semplice – si tratta solo di scaricare i banner e di inserirli sul proprio sito – che sarà tanto più efficace, quanto più sarà diffusa. Dire no al nucleare è anche un modo per dire sì alle fonti energetiche rinnovabili, all'energia pulita. E' utile sapere che il governo Berlusconi ha deciso per un ritorno del nucleare, con l'obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell'energia elettrica dall'atomo. Se l'Italia decidesse di puntare sul nucleare, causa le ingentissime risorse necessarie per sostenere questa avventura, abbandonerebbe qualsiasi investimento per lo sviluppo delle rinnovabili e per il miglioramento dell'efficienza, che sono invece le soluzioni più immediate ed efficaci per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale, che ad esempio in Germania occupa ormai 250.000 lavoratori. Anche denuclearizzare il web è importante, per cercare di far passare il messaggio della dannosità del nucleare e della sua inutilità per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra.

domenica 24 maggio 2009

NUCLEARE? NO GRAZIE

LA PRODUZIONE DI ENERGIA E' OGGI CINQUE VOLTE SUPERIORE AL FABISOGNO ALLORA PERCHE' RICCORRERE AL NUCLEARE?

SEMPLICE PER IL GUADAGNO DI POCHI

SE TIENI AL FUTURO DEI TUOI FIGLI, DEI TUOI NIPOTI E DELLE GENERAZIONI FUTURE SPENDI UN PO' DI TEMPO PER QUESTO VIDEO

NON FARE DECIDERE AD ALTRI, DECIDI TU COSA E MEGLIO O PEGGIO PER IL FUTURO

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17f2ebfb-98a5-428f-8df2-d1634b60decc.html

sabato 23 maggio 2009

EXTRA COMUNITARI E LINGUE STRANIERE

La nostra classe politica ci sta imponendo di diffidare delle persone straniere, imponendoci di denunciarle per non essere noi stessi denunciati,.
State attenti ad intrattenervi con un extra comunitario, potreste rischiare di essere denunciati al regime magari dal vicino con cui non avete un buon rapporto.

Il problema non dovrebbe essere quello di aver paura degli stranieri, ma viceversa aver qualche dubbio quando i nostri politici usano parole straniere.
Non c’è cosa piu subdola di utilizzare l’ignoranza delle persone per governare.

Un esempio…..è cosi che “AZIONE COLLETTIVA” ,che è il modo migliore che i cittadini hanno di tutelarsi ed essere risarciti dai torti delle aziende e delle multinazionali, diventa “CLASS ACTION” frase senza senso per 70% degli italiani.
Prima l’eliminazione del “FALSO IN BILANCIO” e ora della “CLASS ACTION” equivalgono ad una tutela sicura per chi ruba, ed ad una impotenza totale del cittadino derubato.

TELEVISIONE

CI SONO FATTI CHE ACCADONO SOLO DA NOI, E IN NESSUN ALTRO PAESE EUROPEO, NON E’ IL CASO DI SPEGNERE LA LAVA CERVELLI (TELEVISIONE) E VEDERE SE NELLA VOSTRA TESTA C’E’ ANCORA QUALCHE NEURONE ATTIVO?

Siete ancora in grado di esprimere una vostra riflessione che non sia condizionata dalle falsità che vi vengono trasmesse via etere (sveglia è sempre la tv).
E’ triste apprendere che ancora oggi 2.080.000 (duemilioniottantamila) persone, prevalentemente nel sud, pari al 5,4 per cento della popolazione fra i 16 e 65 anni, sia analfabeta o meglio non sono in grado, in base ai parametri dell'Ocse, di interpretare o compilare documenti elementari. La loro definizione ufficiale è "analfabeti funzionali".

Tuttavia analfabetismo non è sempre sinonimo di totale ignoranza, mio nonno (classe 1909) era si analfabeta come molti altri della sua generazione, ma sapeva ragionare con la propria testa e era ben conscio di ciò che era meglio o peggio per il proprio paese.